Intelligenza artificiale e privacy come tutelarsi un minimo …
Non voglio entrare nello specifico (se siete incuriositi seguite il link o guardate il video qui sotto) ma ho visto questo Ted Talk che mi ha fatto riflettere molto e dal titolo: Stiamo costruendo una distopia, solo per far cliccare la gente sulla pubblicità.
Sono 22 minuti di video (in inglese ma con i sottotitoli in italiano, quindi non avete scuse!) ed io vi consiglio caldamente di guardarlo perché, come dice il motto dei Ted Talk, questa è un'idea degna di essere condivisa!
Qui trovate il link al TedTalk originale con sottotitoli in italiano
Che abbiate visto il video o meno, per continuare a leggere l'articolo vi basterà sapere che nell'ultimo periodo a causa di questo e di altri video simili (mi sono fatto una scorpacciata di Ted Talk!) si è acuita in me la sensibilità ed il fastidio provato dall’essere tracciato on-line in continuazione e di diventare uno strumento per il business altrui.
Questo ed alcuni trucchi condivisi da David Sparks nelle sue video-guide mi hanno stimolato a far qualche cambiamento nelle modalità in cui navigo e di cui vi voglio parlare in questo articolo.
Ve lo premetto: i trucchi che vi spiegherò non elimineranno totalmente il tracciamento a cui spesso (a nostra insaputa) siamo sottoposti ma, almeno, ne ridurranno gli effetti. Spero inoltre che questo articolo possa darvi, se non la avevate già, un po' più di consapevolezza sulle conseguenze della nostra quotidiana navigazione su internet e sulle criticità che si stanno creando con questo modello.
1. Disabilitare il stracciamento dei siti web
Anche al navigatore poco esperto sarà capitato di guardare qualcosa su Amazon, ad esempio un ombrello, e poi navigando su altri siti trovare offerte per quello o un differente ombrello per svariati giorni. Quello che capita dietro le quinte di internet è che veniamo tracciati mentre navighiamo su un sito (in particolare i siti legati alla vendita di beni o servizi online) e questi dati vengono utilizzati da altri soggetti per “inseguirci” nella nostra navigazione ed offrirci prodotti e servizi a cui potremmo essere interessati (visto che abbiamo cercato quel bene o servizio su un altro sito).
Con la versione di Safari 11 Apple ha introdotto l'opzione di disabilitare il tracciamento dei dati attraverso più siti (se ne parla espressamente in questa pagina di Apple al quarto punto delle caratteristiche salienti di Safari).
1.1 Come funziona il sistema
Quando navighiamo su un sito questo lascia all'interno del nostro browser un cookie (un biscottino ovvero una piccola stringa di testo) che segna il nostro accesso al sito. Questo cookie permette al sito di riconoscerci e di fornirci esperienze personalizzate; tra le tante cose permette però anche ai siti di tracciare i nostri comportamenti ed abitudini d’acquisto.
È impossibile di fatto disabilitare i cookies perché un simile approccio renderebbe impossibile o quasi la navigazione su internet. Tuttavia Apple ha inserito un nuovo sistema per rendere “meno invasiva” ed “inquietante” la navigazione sui siti che utilizzano in modo estremo o fastidioso i cookies.
Con Safari 11, se abilitiamo le pozioni di tracciamento incrociato su più siti, accadrà quanto segue ai cookies presenti all'interno di Safari:
- Giorno 0: verremo comunque tracciati dal sito a cui abbiamo fatto accesso ed i siti di terze parti potranno avere accesso a queste informazioni;
- Giorno 1: i siti di terze parti verranno inibiti all'accesso di queste informazioni e non potranno quindi più “seguirci”;
- Giorno 30: se non siamo nel mentre tornati nel sito che ci ha lasciato il biscottino questo verrà cancellato dalla memoria di Safari.
Come potete comprendere dal sistema utilizzato da Apple il tracciamento viene ridotto (e gli effetti più inquietanti grandemente diminuiti) ma non annullato.
1.2 Come attivare l'opzione per disabilitare il stracciamento dei siti web
Andate nelle preferenze di Safari (scorciatoia a tastiera ⌘,) e selezionate il TAB “Privacy”, come si vede nell'immagine sottostante. Poi spuntate la voce “Tracciamento dei siti web”.
1.3 Maggiori spunti / letture interessanti
Se siete interessati all'argomento di cosa esattamente fa Apple vi segnalo questi articoli (in inglese) che ho letto facendo le ricerche per il mio:
- The Verge che da un bello (ed in parte preoccupante) spaccato della "guerra" della pubblicità online e conferma come le due super potenze (Google e Facebook) non vengano di fatto toccate e (forse) avvantaggiate da quanto fatto da Apple a scapito degli altri competitor del settore;
- Marketing Land un sito dedicato al marketing e che spiega nel dettaglio le modifiche del tracciamento (che vi ho sintetizzato al punto 1.1);
- Un bell'articolo di quelli di MacPaw in qui vi spiegano anche come migliorare quanto già fatto da Safari utilizzando CleanMyMac 3.
2. Navigare “senza” lasciare traccia con DuckDuckGo
Un'altro aspetto della navigazione internet è il tracciamento delle nostre ricerche e, conseguentemente, delle nostre abitudini.
Grazie ai 60 Tips di MacSparky e Brett Terpstra ho superato la pigrizia di trovare un metodo per allontanarmi da Google. I passaggi da svolgere sono pochi e, superata l'inerzia, il tempo che vi è richiesto per rendere più anonima la navigazione internet è decisamente poco.
2.1 Rendere DuckDuckGo il motore di ricerca predefinito di Safari
Anzitutto vediamo che rendere DuckDuckGo il nostro motore di ricerca preferito; così da evitare ogni volta di dover scegliere questo motore di ricerca.
Per fare ciò è semplicissimo; andiamo nelle preferenze di Safari (scorciatoia a tastiera ⌘,) e nel TAB cerca. Selezioniamo quindi dal menù a tendina della voce “Motore di ricerca” DuckDuckGo.
Da ora in poi ogni volta che digiteremo del testo nella barra di ricerca di Safari, questa sarà svolta direttamente in DuckDuckGo.
Di seguito vedete le opzioni presenti in Safari per i motori di ricerca.
È possibile fare la stessa cosa su iOS, ovviamente.
Per modificare le impostazioni del Motore di ricerca predefinito basta andare in Impostazioni, Safari (punto 1 dell'immagine che segue), qui premere su “Motore di ricerca” (punto 2 dell'immagine) e quindi scegliere DuckDuckGo (punto 3 dell'immagine).
Per abilitare, invece, il blocco del tracciamento sempre all'interno delle Impostazioni, alla voce Safari basta scendere fino alla voce “Privacy e Sicurezza” ed abilitare il pulsante denominato “Blocca tracciamento cross-site” come si vede nell'immagine sottostante.
2.2 Cercare in modo anonimo attraverso DuckDuckGo su Google o altri siti (!BANG)
Ma a me piace fare le ricerche su Google!
Effettivamente quando si è abituati a qualcosa è difficile cambiare senza avere delle difficoltà o fastidi … ma non preoccupatevi quelli di DuckDuckGo hanno pensato anche a questo ed risolto il problema con un !BANG.
A parte il facile umorismo il bang di DuckDuckGo è un sistema intelligente di ricercare, in modo anonimo, su Google o altri siti di interesse.
Il sistema è molto semplice basta digitare il !BANG ad esempio:
!g il testo della vostra ricerca
ed DuckDuckGo eseguirà una ricerca all'interno di Google ma cifrata a mezzo di un proxy Tor. Non vi starò a spiegare esattamente cosa fa DuckDuckGo dietro le quinte ma di fatto eseguirà per voi una ricerca su Google rendendo più difficile tracciare la vostra identità e le vostre abitudini.
2.2 Esempi dei BANG presenti
In questa pagina trovate i codici per i 9.980 (mentre scrivo) tra cui potete scegliere. Nell'immagine sottostante vedete una ricerca fatta digitando la parola “amazon”.
2.3 Ma qual'è il modello di business di DuckDuckGo?
Prima devo farvi alcune brevi considerazioni sui modelli di business di Google e Facebook. Vi siete mai domandati come società enormi come Google e Facebook sopravvivono e sono tra le più grandi multinazionali? Offrono servizi gratuitamente agli utenti (email, ricerche sul web, accesso ai servizi, news) senza chiedere alcun compenso … Google e Facebook guadagnano (prevalentemente) vendendo pubblicità e, per vendere sempre meglio pubblicità, il modo migliore è quello di "profilare" i propri utenti e comprenderne le abitudini. Noi (utenti) quindi siamo la merce di scambio.
Preso coscienza d questa ovvietà, è però legittimo chiedersi di che vive invece DuckDuckGo; posto che di fatto potrebbe essere un altro Google o Facebook sotto mentite spoglie.
Non ho avuto la possibilità di fare ricerche approfondite (e vi sprono a fare le vostre autonome indagini) ma quel che ho potuto vedere e che DuckDuckGo pubblicizza queste principali fonti per la sua sussistenza:
- Pubblicità nella parte iniziale delle ricerche ci sono infatti link sponsorizzati;
- Commissioni sugli acquisti fatti da chi ricerca sul motore (ad esempio via Amazon);
- Donazioni da parte degli utenti.
Qui trovate la pagina in inglese da cui ho reperito i dati.
Insomma, almeno ad una prima analisi, DuckDuckGo sembra avere un metodo di business differente dai due “grandi fratelli” (Google e Facebook).
In fine prima di concludere …
Se vi ho incuriosito con il primo video, ve ne lascio da guardare un altro.
È di uno degli autori (YouTuber sarebbe meglio dire) che preferisco, ovvero CGP Grey. Nel video che segue (in inglese – non sono ancora disponibili i sottotitoli in italiano, sorry) vi spiega in modo molto semplice come funziona il sistema di auto-apprendimento degli algoritmi di ricerca (e non solo).
In conclusione
Questo è un “articolo veloce” di apertura del 2018. Sto ancora ultimando (mentre scrivo questo) la programmazione per l'inizio del 2018 ma ho deciso di deviare un po' dai soliti articoli che ho pubblicato negli ultimi due anni.
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