Considerazioni a caldo su macOS Catalina ed il PCT
Come ogni anno sto testando il nuovo sistema operativo di Apple, allo stato in beta, e mi è parso utile fare un rapido punto della situazione per il Processo Civile Telematico come ho già fatto l’anno scorso.
Questo articolo è stato ultimato a fine luglio 2019, il ciclo delle beta non è ancora completato. Se ci saranno sensibili novità provvederò ad aggiornarlo.
1. Avvertimento per chi volesse fare dei test con la beta di macOS Catalina
Prima di parlare dei miei test, un avvertimento importante per chiunque volesse testare la beta pubblica di macOS Catalina: è sconsigliato farlo su un computer di utilizzo quotidiano.
Io personalmente ho fatto due test differenti:
- ho installato il nuovo sistema operativo su una chiavetta USB (per usarlo sul mio MacBook Air del 2014) ma il sistema tende ad essere lento e scattoso;
- l’ho anche installato su di un hard disk esterno e collegato al iMac 27” dell’ufficio e la situazione è migliorata ma il sistema è in parte instabile ed in parte non è ottimizzato, per cui i consumi di CPU sono elevati anche senza fare attività particolari.
Inoltre, almeno per la mia esperienza, il sistema richiede una notevole quantità di spazio. La chiavetta USB è di 128 Gb e la partizione dell’HD che ho riservato a Catalina è di 250 Gb ed almeno metà di tutte e due i dispositivi di memorizzazione si sono riempiti subito. Certo utilizzo Foto e iCloud intensivamente e questa può essere una ragione ma ad ogni buon conto attenzione.
Sconsiglio quindi di testarlo se non sapete esattamente cosa state facendo o se non lo installate su una macchina secondaria che, comunque, ritengo debba essere sufficientemente nuova.
Fatte queste dovute premesse vediamo quali sono i risultati delle mie prove fino ad ora.
2. Compatibilità dispositivi CNS e di firma digitale
Partiamo con le buone notizie: da quel che ho potuto vedere non ci sono problemi con l’accesso al pst.giustizia.it ed altri portali d’accesso.
La business key InfoCert funziona senza problemi dopo l’opportuna configurazione …
… così come la Namirial di Lextel.
Durante il mese di agosto testerò altri dispositivi (Smart card e chiavetta USB Aruba, del mio collega) ma, in generale, non credo ci siano particolari problematiche.
Anche sul fronte della firma digitale non ho notato attriti. Dike 6 si installa senza problemi e così l’app FirmaCerta della Namirial/ Lextel.
3. Incompatibilità (nota) di SLpct con Catalina
Allo stato SLpct non è compatibile con Catalina. La cosa non mi stupisce, perché l’incompatibilità era nota da tempo; Catalina ha abbandonato il supporto alle applicazioni a 32 bit come è, allo stato, SLpct.
Da quel che mi è stato detto, comunque, è in sviluppo un’applicazione a 64bit di SLpct e, spero, di poterla testare e darvi informazioni prima di settembre.
4. Namirial e Lextel
Le applicazioni della chiavetta sono a 32bit ma sono di scarsa importanza perché è possibile configurare Firefox direttamente sul vostro Mac, come ho spiegato qui, e l’app di Lextel è un semplice software per lanciare altri programmi.
L’app FirmaCerta (che serve per firmare i documenti) è invece compatibile, come si vede nell’immagine sottostante.
Non ci sono nemmeno problemi di firma come si vede dal test che ho fatto rapidamente (immagine sottostante).
5. Novità non legate al PCT
Visto che ci sono, segnalo alcune particolarità legate a macOS Catalina.
5.1 Passaggio da Bash a Zsh
Probabilmente interessa solo a me ma con Catalina si è passati dalle shell di Terminale in Bash alla quella in Zsh.
Di fatto uno “svecchiamento” del Terminale. Non ho ancora avuto modo di testare approfonditamente l’utilizzo del Terminale su Catalina, allo stato tuttavia, non ho notato grandi differenze.
5.2 Nuove più stringenti impostazioni per l’accesso a cartelle e documenti
Non mi sono addentrato troppo nello studio ma con il nuovo sistema operativo di Apple sono state fatte due cose significative:
È stato separato il sistema operativo dai dati dell’utente su di un altro spazio virtuale e reso il cuore del sistema operativo in solo lettura come si vede dalla schermata che precede;
È stato compartimentato ancora di più l’accesso a documenti e cartelle da parte delle applicazioni.
Tutto questo per rendere più sicuro macOS. Il lato negativo della cosa potrà essere la funzionalità di alcune applicazioni che interagiscono in profondità con l’OS; mi vengono in mente Keyboard Maestro o Hazel come possibili esempi.
In conclusione
A parte SLpct (di cui comunque pare uscirà la versione a 64bit) non ci sono allo stato grossi problemi di compatibilità per il PCT con macOS Catalina.
Ciò detto suggerisco sempre di aspettare qualche mese dopo il rilascio ufficiale (previsto tra settembre ed ottobre 2019) ad installare questo nuovo sistema operativo.