5 anni insieme!
5 anni insieme!
Cinque anni fa, il 18 settembre 2015, ho pubblicato il primo articolo di Avvocati e Mac. Eravamo ad iOS 9 (ieri è uscito iOS 14), avevo un iPad di terza generazione e scrivevo per la prima volta un articolo in markdown su iPad usando l’app Editorial e senza una tastiera esterna ma sul “vetro” dell’iPad.
Oggi ho un iPad Pro, scrivo ancora in markdown ma utilizzando una tastiera esterna meccanica con layout americano (la mia fidata ed amata Ultimate Hacking Keyboard) e Vim (sia da iPad che su Mac). Di tempo ne è passato e mi è parso sensato “festeggiare” i 5 anni con un articolo “celebrativo”.
Ammetto che, quando ho iniziato l’avventura di Avvocati e Mac, non mi sarei mai aspettato di arrivare fin qui ma, soprattutto, non mi sarei mai aspettato che questo sito, iniziato un po' per caso un po' nella speranza di dare traino ad una serie di corsi che tenevo a quell’epoca, avrebbe cambiato il modo in cui lavoro quotidianamente.
Gli inizi
Lo già scritto e non mi ripeto, Avvocati e Mac nasce dopo il mio periodo passato a fare il formatore sul PCT, finalmente libero dagli impegni del Consiglio dell’ordine degli avvocati della mia città, Reggio Emilia, e nell’ottica di dedicarmi maggiormente ad aspetti di mio interesse: primo tra tutti la digitalizzazione del mio piccolo studio legale.
A fine 2014 avevo conosciuto il podcast Mac Power Users e gli approfondimenti e gli spunti del podcast mi avevano permesso in poco tempo di “stravolgere” l’organizzazione digitale del mio ufficio.
Preso da entusiasmo (come mi è solito) ho deciso che dovevo diffondere il verbo ed ho ben pensato di organizzare una serie di convegni che, originalmente, volevo chiamare: Avvocati e Mac.
Nella fase di concretizzazione ovviamente il nome non è rimasto (a Reggio Emilia c’erano pochi avvocati con il Mac) ed avevo ripiegato per un più banale (ma vendibile) Avvocati ed informatica.
A fine agosto 2015 ho acquistato dominio ed attivato l’hosting del sito su Squarespace … il resto è storia. 😜
Cinque anni passano in fretta
Ripercorrere la storia di Avvocati e Mac sarebbe piacevole (e stavo quasi per farlo) ma credo non interesserebbe ai più. Se siete tra quei pochi interessati vi consiglio di sfogliare l’“Archivio articoli” dove trovate, divisi per mesi ed anni, tutti gli articoli in ordine cronologico (immagine sottostante).
Quello che voglio invece fare con questo articolo è ricordare un amico ed un mentore e ragionare con voi di cosa è diventato Avvocati e Mac per me e, spero, possa diventare per voi.
Ciao Maurizio
A marzo 2020, in momento già non dei migliori, ci ha lasciati Maurizio Sala, per me amico e mentore.
Volevo scrivere qualcosa al momento della sua improvvisa scomparsa ma ho preferito aspettare perché mi mancavano le parole e non ne avevo il cuore.
Ho conosciuto Maurizio per la comune passione per il PCT (lui a Milano era stato uno dei precursori del Processo Telematico) oltre che la passione per i Mac e gli strumenti Apple.
Dalla nostra prima conoscenza è stata una condivisione di momenti insieme tra cui anche la nascita di questo sito.
Credo di non averlo mai scritto ma è stato proprio in uno dei colloqui con Maurizio a margine di un convegno, credo proprio a fine 2014, che un suo ragionamento ha fatto scattare la molla che poi ha portato ad una catena di eventi che sono sfociati in Avvocati e Mac.
A lato di uno dei convegni PCT in cui avevo diviso il palco con lui, ragionando su quale programma usare per lavorare con i PDF, Maurizio mi disse che lui usava Acrobat Professional (non esisteva ancora la versione DC Pro) perché un professionista deve avere un software professionale.
Il ragionamento era cristallino (anche se la maggioranza dei colleghi che conoscevo non ragionava minimamente in quell’ottica ed in parte io stesso). Fu così che, quando ho deciso di digitalizzare l’ufficio mi sono deciso ad acquistare un libro in inglese specificamente dedicato al paperless (senza carta in inglese) e, da lì, ho poi scoperto David Sparks (… la storia poi l’ho già raccontata).
Da quel momento il consiglio di Maurizio mi è rimasto impresso nella mente e, tuttora, indirizza le mie decisioni.
Nel corso del 2014-15 ho investito pesantemente in software e tecnologie per digitalizzare il mio ufficio e, ancor oggi, dedico una parte della mia giornata lavorativa a testare e ragionare su come migliorare la mia gestione digitale dei documenti.
Senza quel consiglio non sarei dove sono ed Avvocati e Mac non esisterebbe o, forse, avrebbe un taglio totalmente differente.
Come ho ricevuto in regalo quel consiglio, oggi, io ve lo regalo a mia volta in sua memoria.
Ci sarebbero infiniti ricordo che potrei raccontare su Maurizio ma credo che questo rappresenti al meglio “l’avvocato ed il Mac” che era.
Grazie Maurizio, resterai sempre nel mio cuore!
Avvocati e Mac: sperimentare scrivendo!
Voltando completamente pagina, questa estate è stata prolifica di spunti innovativi. Di alcuni ve ne parlerò più avanti approfonditamente (sto sperimentando dalla riapertura dell’ufficio ad inizio settembre) ma una cosa mi ha “folgorato” e, seppur ancora da novizio, ve ne voglio brevemente parlare.
Tutto è iniziato come sempre da un podcast (nel caso specifico la puntata n.105 di Cortex).
Qui CGP Grey ha parlato del sistema Zettelkasten (se siete interessati trovate qui uno specifico sito).
Il nome mi diceva qualcosa e, dopo alcune veloci ricerche, mi sono accorto che uno YouTuber che seguo Curtis mcHale aveva pubblicato dei contenuti al riguardo.
Per farla breve, ho trovato e subito acquistato l’interessante libro Take Smart Notes che, di fatto, spiega in dettaglio il metodo Zettelkasten.
Se mi avete seguito fin qui, vi chiederete che cosa può avere a che fare con Avvocati e Mac un libro dedicato a prendere “note intelligenti” … più di quel che potreste pensare!
L’idea alla base del sistema Zettelkasten è quella di creare una “memoria esterna” di note (pensieri / ragionamenti dell’autore delle note) che si interconnettano nel tempo creando un network di idee da cui poi estrarre nuove idee e contenuti. Idee nate in cotesti e per necessità differenti possono quindi collidere e, così facendo generare nuove idee o punti di vista. Dal mio punto di vista il sistema è molto simile ad una mappa mentale ma non finalizzata per un singolo argomento / scopo bensì di carattere generale.
Il metodo, nato originariamente da un accademico tedesco “atipico”: Niklas Luhmann, è applicabile a differenti ambiti tra cui sicuramente quello giuridico ma anche quello che abitualmente affronto su Avvocati e Mac ovvero l’uso della tecnologia per il professionista / giurista / scrittore.
La cosa che mi ha lasciato tuttavia stupito è che, per certi versi (i puristi dello Zettelkasten mi perdonino) Avvocati e Mac è in parte uno “schedario” (slip-box in inglese e, appunto, Zettelkasten in tedesco) delle idee e delle ricerche che ho fatto nel tempo.
Il linguaggio ipertestuale su cui si basano tutti i siti internet infatti è lo strumento di interconnessione delle note (articoli nel mio caso) che, peraltro, rappresentano la “formalizzazione” ed evoluzione del mio pensiero sugli argomenti di cui tratto.
Questa realizzazione mi ha fatto capire la direzione in cui, in futuro, voglio dirigere il sito, ovvero permettermi di evolvere ed approfondire le mie conoscenze informatiche ed organizzative per permettermi di lavorare in modo migliore e più efficiente nonché condividere queste informazioni con chi è interessato con gli strumenti digitali a mia disposizione.
Il futuro che verrà
Preso coscienza di cos’è per me questo sito e le sue varie ramificazioni digitali in podcast, newsletter, video e canale Telegram, credo di avere le idee abbastanza chiare su dove si dirigerà il tutto.
Come sempre, tuttavia, sono aperto a vostre stimolazioni e potete come sempre farmi domande o richieste nei commenti … se posso cerco sempre di rispondere o nel caso scrivere nuovi articoli a fronte dei vostri spunti.
In conclusione
Articolo “celebrativo” ma spero con un suo contenuto propositivo ed utile non solo per il sottoscritto. Un grosso grazie a tutti i lettori di questi 5 anni, agli amici e colleghi che nel mentre ho incontrato (fisicamente e virtualmente) grazie a queste pagine digitali.
Un caro saluto
Filippo