Automatizzare per ridurre l’attrito di un’attività e renderla effortless
In questo periodo ho lavorato molto con Comandi Rapidi, anche se qui sul sito non si vede, ma conto di rimediare a breve.
Di fatto ho dovuto preparare le puntate su Comandi Rapidi per A2, il podcast che conduco con l’amico Roberto Marin. Lo “studio” ha anche permesso di ottimizzare il mio flusso di lavoro per A2.
Creare e produrre un podcast, come potrete immaginare, non è la mia attività principale e, rendere il flusso di lavoro il più semplice ed automatizzato possibile, mi permette di svolgere questa attività collaterale con minor attrito e maggior facilità.
Le migliorie del flusso di lavoro
Come potrete immaginare la parte più importante, in un podcast in cui ad ogni puntata si cerca di approfondire un singolo argomento, la fanno le ricerche e la predisposizione di una scaletta il più specifica e puntale possibile.
Oltre alla parte di ricerca, tuttavia, il podcast ha tutta una serie di necessità aggiuntive tra cui la creazione di una parte introduttiva e finale la creazione delle note dell’episodio con link ad articoli di approfondimento o semplicemente riferimenti diretti a quello di cui si parla in puntata.
Grazie al fatto che tutto ciò viene fatto in markdown, e quindi con del testo semplice, ho potuto creare vari Comandi Rapidi che mi hanno permesso di automatizzare tutte le parti ripetitive (intro ed outro della puntata) nonché inserire automaticamente la mappa mentale che creo inizialmente mentre studio l’argomento in parte riformattando la stessa in markdown (per le mappe mentali uso da sempre MindNode) ed addirittura inserendo i titoli degli articoli citati (usando il trucco che ho descritto nell’articolo sull’auto-completamento dei link della newsletter).
Da ultimo, per la parte di editing del podcast, che svolgo sull’iPad utilizzando l’applicazione Ferrite, ho automatizzato, grazie a Full Immersion ed un comando rapido, il tracciamento del tempo dedicato all’editing interfacciandomi con le API di Timing 2, l’applicazione di tracciamento del tempo che uso su macOS e non presente su iOS / iPadOS.
Tutte queste piccole ma utili automazioni rendono effortless la mia attività.
L’automazione come strumento per ridurre l’attrito di svolgere una specifica attività
Quando mi sono fermato un attimo a ragionare su come stavo strutturando un pezzo alla volta le automazioni per la creazione del podcast, mi è venuto in mente un libro che ho recentemente letto: Effortless di Greg McKeown (link Amazon) e autore di Essentialism o, tradotto in italiano, Dritto al sodo 😅.
L’idea di fondo del libro, che vi consiglio di leggere seppur attualmente non tradotto in lingua italiana, è che esiste un alternativa allo spingersi verso, e in alcuni casi ben oltre, il limite, lavorando troppo, in orari improbabili o allo sfinimento: creare un percorso più facile e senza attrito è il modo migliore di svolgere la maggior parte delle nostre attività quotidiane.
L’essere motivati, infatti, non è sufficiente perché la motivazione è una risorsa limitata ed a volte, soprattutto per quelle cose per cui non abbiamo voglia di fare, inesistente.
Per fare veramente progressi sulle cose che contano, abbiamo bisogno di un modo completamente nuovo di lavorare e vivere.
Quando intraprendiamo un'azione senza sforzo, rendiamo più facile ottenere i risultati a cui tendiamo.
L’idea alla base del concetto di effortless è che una attività possa (o forse debba) essere divertente e piacevole da svolgere.
Un certo tipo di automazione fa proprio questo: rende facile e rapido un processo potenzialmente complesso.
Creare un articolo per questo sito, una puntata di A2 o un atto giuridico sono attività impegnative. Automatizzare, semplificare o rendere meno complesso svolgere queste attività mi permette di raggiungere risultati maggiori con uno sforzo minore di energie.
Nel prossimo futuro ho deciso di impegnarmi maggiormente proprio nel rendere la mia vita (lavorativa e non) più facile ovvero con il minore attrito possibile, inteso appunto come effortless.