Extra 05. Browser IA e ricerche giurisprudenziali aumentate


In questa puntata EXTRA ti propongo la mia OfficeHour registrata tra i monti in cui parlo dei Browser Agentici e di come li sto usando nel mio lavoro

Note dell’episodio

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Sinossi

Ti ricordo che la sinossi è generata dalla IA in particolare usando la trascrizione del podcast con l’app Transcriber dell’amico Alex Raccuglia che trovi le sue tante applicazioni su Ulti.media e NotebookLM.


I Browser con IA Sotto la Lente

Filippo ha testato diverse versioni beta, dandoci un'anteprima del futuro:

  • DIA: un browser per Mac che integra un assistente AI a lato. È ottimo per interagire con le pagine web e i vari tab aperti, con un focus sugli aspetti legali.
  • Browser Agentici: questa è la categoria più interessante! Non si limitano a "vedere" le pagine, ma possono proprio manipolare il browser, cliccando, compilando campi e facendo ricerche autonomamente. Tra questi, abbiamo visto:
    • Nano Browser: un'estensione per Chrome che, con le giuste API, permette agli LLM di operare direttamente nel browser.
    • Comet (di Perplexity.ai): a detta di Filippo, questo è risultato essere il più promettente e interessante.
    • Fellow: un altro browser con un approccio simile a Comet, ma con delle peculiarità (e un costo). L'idea alla base è superare i sistemi precedenti che usavano browser virtuali nel cloud, portando l'IA a lavorare direttamente sul nostro computer, il che riduce i problemi di riservatezza. Questo ci apre le porte all'automazione delle ricerche e allo "spoglio" di sentenze, specialmente nella vasta e complessa banca dati del merito.

Attenzione, Prego: Avvertenze Essenziali!

Prima di esaltarci troppo, ecco qualche doverosa precisazione:

  • Strumenti Generalisti: quelli visti oggi non sono nati specificamente per il mondo giuridico. Esistono strumenti specialistici che offrono risultati migliori, ma vanno sempre valutati costi e benefici.
  • Riservatezza: l'uso di questi strumenti online solleva problemi di privacy quando si trattano dati sensibili. Tuttavia, per la ricerca giurisprudenziale (già anonimizzata), il problema è meno pressante.
  • Le Allucinazioni: Ricordatevi, i Large Language Models (LLM) "inventano" testo basandosi su statistiche. Anche se estraggono dati da fonti reali, il rischio di allucinazioni non scompare. Un controllo umano è SEMPRE necessario. Non fidatevi ciecamente! Filippo ha mostrato un esempio lampante con Comet che ha riportato un numero di telefono sbagliato pur avendo la pagina corretta davanti.
  • Prompt Injection: questi strumenti possono essere "pericolosi" online a causa del rischio di "prompt injection", tecniche per manipolare l'IA con input malevoli, specialmente quando l'IA può manipolare il browser. Si sono verificati casi di compromissione di account (es. Perplexity con accesso a Gmail) che dimostrano la gravità del problema.

Flusso di Lavoro 1: La Ricerca Giuridica Automatica

Il primo flusso è quello più "spettacolare": l'IA (con Comet) esegue una ricerca giurisprudenziale automatica nella banca dati del merito.

  • Con un "super prompt" dettagliato, l'IA prende il controllo, cerca le sentenze e le scarica autonomamente.
  • Pro e Contro: Ottimi risultati con Comet e Fellow (che ha addirittura creato un canovaccio delle sentenze). Tuttavia, la ricerca è lenta (3-5 minuti), non sempre deterministica (lo stesso prompt non sempre dà lo stesso risultato) e l'IA spesso non esamina tutti i risultati disponibili, offrendo un quadro non completo. Inoltre, il rischio di allucinazioni aumenta quando il materiale è scarso. Nano Browser ha avuto difficoltà con interfacce complesse.

Flusso di Lavoro 2: La Ricerca Giuridica Aumentata

Questo è il metodo più semplice e, ad oggi, più efficace, seppur richieda più interazione umana.

  • L'IA, integrata nel browser (mostrato con DIA), ci suggerisce le parole chiave, esamina i risultati della ricerca e ci aiuta a scremarli.
  • Il punto forte è il mantenimento del contesto: l'IA ricorda le nostre domande precedenti, rendendo l'interazione più fluida e pertinente.
  • Possiamo chiedere all'IA quali provvedimenti sembrano più promettenti, aprirli manualmente e farceli sintetizzare, ottenendo risposte dirette e persino il punto esatto nella sentenza.
  • Questo approccio velocizza enormemente lo spoglio, pur lasciando all'utente il controllo finale.

Tirando le Somme: Strumenti e Costi

Questi strumenti sono ancora agli inizi, ma il potenziale è enorme.

  • Comet: il più promettente, con il miglior rapporto qualità/prezzo attuale (circa 20$/mese per Perplexity Pro).
  • Fellow: interessante per alcune funzioni avanzate (es. "taccuino"), ma decisamente costoso (circa 25€ per una ricerca) e con richieste di condivisione dello schermo/audio che Filippo trova invasive.
  • Nano Browser: gratuito e open source (si pagano solo le API), valido per il flusso "aumentato", specialmente con LLM locali o diversi modelli tramite Open Router.
  • DIA: attualmente gratuito con invito (futuro costo stimato circa 20$/mese). È l'unico che ha saputo gestire la complessa banca dati Italgiure (Cassazione), permettendo di riassumere le sentenze direttamente nel browser. In conclusione, queste tecnologie aumentano la comodità e semplificano compiti, rendendo le ricerche giuridiche più efficienti, soprattutto nelle banche dati gratuite. Comet e DIA si stanno dimostrando i più promettenti per ora!