Introduzione a Scrivener

Introduzione a Scrivener

Questo articolo ha lo scopo di introdurre le modalità di base per l'utilizzo di Scrivener e va a colmare una lacuna negli articoli che ho già pubblicato.
Pur esaminando l'interfaccia del programma non entrerò nel dettaglio di ogni funzione e mi dedicherò prevalentemente a spiegare la filosofica alla base del programma.
Inoltre con queste informazioni generali potrete meglio "districarvi" nelle potenti, ma anche complesse, funzioni di Scrivener.

Un po' di storia ...

WordPerfect prima e poi MS Word per gli ultimi 15 anni sono stati i programmi di video-scrittura che hanno, prima l'uno e poi l'altro, dominato e monopolizzato la scena.
I file .DOC (ed ora .DOCX) sono, di fatto, uno standard di compatibilità per trasferire e lavorare su documenti di testo.
Negli ultimi anni tuttavia, dall'insoddisfazione del mastodontico e complesso MS Word, sono emerse nuove, piccole, realtà.
Questi nuovi software si sono potuti emergere anche a seguito dell'ri-apertura del mercato dei programmi di video-scrittura grazie ai tablet e l'assenza, su questa piattaforma, di MS Word (oggi non è più vero perché dal 2014 MS Word è disponibile per iOS).

L'approccio tradizionale

Abitualmente in un programma di video-scrittura ci si mette solo a scrivere, si parte dall'inizio per poi arrivare alla fine. La metafora è quella di un foglio di carta digitale e, come se scrivessimo davanti ad una vecchia macchina da scrivere, il testo viene digitato lettera dopo lettera.
Spesso la scaletta, se c'è, è su un foglio di carta a parte.

Come funziona Scrivener

Scrivener non nasce come un programma di video-scrittura ma come uno strumento per scrivere in digitale.
Scrivener non è il software corretto per predisporre documenti di testo "corti" o per impaginare in modo specifico un documento.
Se, tuttavia, vi occorre predisporre un documento complesso Scrivener è lo strumento adatto.
Il software della Literature and Latte nasce per creare romanzi (la maggior parte del materiale su Scrivener che potete trovare in internet è rivolta a spiegarvi come creare un romanzo), ma è utilizzato anche in ambito accademico per la redazione di saggi, tesi, articoli.
Scrivener inoltre è utilizzato in ambito legale.
Questo articolo, essendo di carattere "generalista" può essere comodamente usato anche da non avvocati.

Creare un progetto in Scrivener

Se non avete mai usato il programma vi renderete subito conto dell'approccio differente da un programma di video-scrittura: non si inizia subito a scrivere, né si apre un "foglio bianco".
Quando aprite per la prima volta Scrivener vi verrà chiesto di creare un progetto e salvarlo.

L'interfaccia principale di Scrivener

Anche l'interfaccia base del programma può lasciare stupidi, infatti, in Scrivener non esiste la metafora digitale del foglio di carta.
Al contrario la filosofica di sviluppo di questa applicazione è informata alla strutturazione dei contenuti con particolare attenzione all'organizzazione e gestione ricerche che sono prodromiche alla creazione dei contenuti stessi.

Tutto ha inizio con la ricerca del materiale per scrivere il documento

Da dove iniziare quindi?
Si inizia con le ricerche: cioè con l'idea di cosa si vuole scrivere.
Sulla sinistra c'è il Binder che è possibile tradurre in italiano come il "raccoglitore". Il raccoglitore è suddiviso in due parti Draft, traducibile con il termine "bozza" e Research: le ricerche.

Come funziona il pannello Research?

Iniziamo quindi ad esaminare la sezione Ricerche.
È possibile importare qualsiasi file all'interno di questa sezione: documenti di testo, creare cartelle e sottocartelle per strutturare le ricerche, pagine web, PDF, immagini, file audio e video (in futuro articoli vedremo nel dettaglio come).

L'utilità di avere una "sezione ricerche" sta nel fatto avrete che in un unico posto il materiale per scrivere il vostro documento.
Non dovrete andare in diverse applicazioni ed aprire diversi file o cartelle per avere quello che vi serve per scrivere. Avete tutto in un unico posto e, meglio ancora, avete tutto in un unico posto come contenuto digitale. Non c'è più la necessità di stampare od avere le ricerche in cartaceo a fianco del vostro computer ed averle sparse sulla vostra scrivania (se non si fosse capito sono un sostenitore del paperless!).
In dipendenza dalla tipologia di file, poi, all'interno delle ricerche avete la possibilità di annotare, commentare, sottolineare creare link da e verso il materiale contenuto nella sezione ricerche. Ho scritto un articolo sulle possibilità di annotare i PDF anche utilizzando un'applicazione esterna..

Finalmente scrivere la nostra prima "bozza"

Una volta collezionati i documenti necessari per scrivere il vostro documento potete andare nella parte bozze (Drafts) del raccoglitore (Binder).
A questo punto però non dovete / potete ancora iniziare a scrivere nel vero senso della parola.
Scrivener infatti, se lo volete, vi offre degli strumenti per schematizzare il documento prima di iniziare veramente l'attività di scrittura.
Il vantaggio di questo approccio è che, quando vi metterete veramente a trasferire il vostro pensiero in parole digitate, avrete già una sovrastruttura del documento predisposta. In poche parole dovrete pensare solo a scrivere e niente più!

Gli strumenti di schematizzazione del documento in Scrivener

Prima di metterci a scrivere facciamo, quindi, un passo indietro ed analizziamo brevemente le funzioni per schematizzare / strutturare un testo in Scrivener.
Scrivener ha due modalità di visualizzazione per strutturare i contenuti di documento.

la lavagna: Corkboard

La prima è la Corkboard che, tradotto letteralmente, sarebbe "lavagna di sughero" su cui in maniera digitale si attaccano i "cartoncini colorati", questi ultimi costituiscono i punti essenziale del nostro documento.
La Corkboard è l'equivalente digitale del vecchio sistema usato dagli scrittori e sceneggi di appuntare le proprie idee su dei cartoncini che, a loro volta, venivano fissati con degli spilli su di una lavagna per organizzare in maniera dinamica le idee. Tale metodo consentiva e consente tutt'ora la possibilità di spostare i vari cartoncini e, così facendo, strutturare o ristrutturare i contenuti del documento da predisporre.

Piccola nota tecnica: se fino alla versione 2.6 di Scrivener la lavagna aveva le sembianze digitali una lavagna di sughero, dalla versione 2.7 l'interfaccia è stata "ripulita" e semplificata per uniformarsi alla nuova interfaccia di Yosemite ed El Capitan.

L'Outliner

La seconda modalità è l'Outliner traducibile in italiano come "scaletta" ma che non rende giustizia a questo strumento.
Infatti, con questa modalità di visualizzazione (i contenuti che popolano la Corkboard e l'Outliner sono i medesimi) è possibile strutturare documenti molto complessi. Permette, infatti, di creare una struttura gerarchica con svariate sezioni in cui è l'utente a stabilire le relazioni tra gli elementi presenti nel Binder ed organizzati in una struttura ad albero.

L'inter-operatività

I due strumenti sono "intercambiabili", come detto; si può quindi passare da una visualizzazione all'altra dei contenuti e sono dotati di svariate personalizzazioni. È possibile aggiungere sinossi del testo che si vuole scrivere in quel determinato punto, etichettare con colori e descrizioni lo stato di quel determinato punto.
Una volta che si è creato l'ossatura del documento si può iniziare, finalmente, a scrivere ... e qui inizia la magia di Scrivener.

Finalmente ci mettiamo a scrivere

Come si diceva precedentemente il nostro documento viene creato all'interno del Draft, della bozza.
Il documento, tuttavia, non è un qualcosa di unico e monolitico in Scrivener.
Invece è qualcosa di composito, modulabile e fluido.
Secondariamente, avendo già una struttura pronta (se avete seguito i miei consigli) non c'è, in linea di principio, un ordine con cui iniziare a scrivere.
Una volta enucleati i punti fondamentali del documento ed individuati in sintesi i contenuti di ogni punti (attraverso le sinossi) è possibile affrontare la stesura del documento attraverso i punti in modo non lineare.
Ovviamente, se si preferisce, è possibile partire dal primo punto e scrivere un punto dopo l'altro fino all'ultimo.

In un normale programma di scrittura l'unico modo di passare da un punto all'altro è quello di girare le pagine virtuali del documento stesso.
Ciò non è particolarmente comodo, soprattutto, quando si affronta la scrittura un documento complesso che superi, diciamo, le più di 5 o 6 pagine.

Inoltre è possibile riorganizzare i singoli punti con facilità in quando basta trascinare gli stessi "su e giù" all'interno del Binder per modificare la composizione del documento.
È poi possibile creare una struttura "nidificata" dei punti. Creando dei sotto punti in cui si divide il punto principale e, così facendo, creare una struttura gerarchica complessa.
Con simili strumenti si ha la capacità di avere un punto di vista dall'alto e complessivo del documento che si sta creando.
Questa struttura, inoltre, potrà essere condivisa con il lettore utilizzando saggiamente le funzioni di titolazione di Scrivener ed esportando in automatico nei PDF che genererete dal documento l'indici così creato (anche questo è un argomento che approfondirò nei prossimi articoli).
Tutte queste funzioni – mi verrebbe da dire scorrettamente perché di funzioni vere e proprie del programma non si tratta ma più di filosofica costruttiva – tutte queste caratteristiche di Scrivener aiutano a rendere più efficaci i documenti che predisponete.
Infatti suddividendo in punti ed oggetti specifici un documento si ha la possibilità di evitare ripetizioni, strutturare meglio le proprie conclusioni che, spesso, rispecchiano la gerarchia delle argomentazioni del documento.

Ci si può spingere oltre... con la scrittura non lineare

Spesso negli atti legali manca la sintesi iniziale del contenuto dell'atto. Questa parte introduttiva è molto utile dal punto di vista di chi legge perché, sintetizzando il contenuto del documento, permette al lettore di farsi un'idea di massima di cosa verrà trattato nell'atto ed avere uno sguardo d'insieme del documento che, sicuramente a chi scrive è noto, ma non altrettanto al lettore.
Un avvocato una volta mi ha detto: "se non riesci a sintetizzare il contenuto del tuo atto in due frasi, allora non conosci bene di cosa stai trattando".
Scrivere in modo non lineare, così come permette Scrivener, rende la sintesi iniziale più semplice perché, non avendo il vincolo della linearità, è possibile scrivere la sintesi solo dopo che si è scritto il contenuto dell'atto e le sue conclusioni.
La suddivisioni in piccoli "pacchetti" permette poi, nella fase di rifinitura dell'atto, di tagliare le parti superflue senza incidere sulle altre parti.
Credo sia capitato a molti, a me di sicuro, di aver steso un documento nella convinzione che un determinato approccio sia il migliore ma, quando effettivamente si procede nella scrittura, ci rendiamo conto che il documento "non funziona".
Con una scrittura lineare del documento non è possibile ristrutturare un documento facilmente perché spesso i punti trattati si susseguono in un flusso continuo e, l'unica soluzione possibile, è quella di ripartire da zero o mettere mano al testo in maniera pesante.
Con una struttura non lineare questo problema è più facile da risolvere e ristrutturare un atto è un'operazione più semplice seppur impegnativa.

"Dividi e comanda": come suddividere velocemente una porzione di testo

Scrivener ha uno strumento specifico per velocizzare le operazioni di ristrutturazione di un documento anche mentre si sta scrivendo. La funzione si chiama SPLIT (tasto scelta di rapita ⌘K) che appunto significa dividi.

Layout Split View

Con Scrivener poi è possibile dividere la finestre dell'editor, è così possibile scrivere da una parte e vedere, ad esempio, la scaletta dall'altra; oppure il documento contenuto nella sezione ricerca che si sta commentando o a cui ci si sta riferendo. Tutto è di fronte a voi.

Modalità senza distrazioni

Scrivener ha anche la cosiddetta modalità senza distrazioni che permette di focalizzarsi solo sulla sezione di documento in cui si sta scrivendo.
La cosa inusuale è che questa modalità è facilmente personalizzabile (conto in futuri articoli di dettagliare meglio questa funzione).

Cosa non è Scrivener: le attività da evitare

Scrivener, per me, è uno step nella "linea di produzione" di un documento. Infatti se il programma è dotato di strumenti per creare in modo più semplice ed organico, sul lato della forma del documento (l'impaginazione per intenderci) non ha tutte le funzioni avanzate di MS Word o altri software di video-scrittura.
Tuttavia, come si diceva prima, lo scopo del software non è quello di formattare i documenti creati. Scrivener non è un programma di impaginazione.

Le funzioni di impaginazione base

In ogni caso in Scrivener è possibile creare il grassetto, il corsivo e il sottolineato oltre a creare gli elenchi puntati e altro ancora.

La funzione Pageview

Se vi manca avere la metafora del foglio o, meglio, se avete necessità di controllare l'impaginazione di base del vostro testo, Scrivener permette in ogni caso di farlo attraverso la "page layout view" (visualizzazione del layout della pagina).

Visualizzazione composita (Composite)

Con questa funzione è possibile vedere in un colpo solo più parti del un documento che state elaborando. Questa funzione è molto comoda se avete un approccio atomistico in Scrivener ed il vostro documento è suddiviso in testi dal contenuto ridotto. In ogni caso potete anche usare la funzione per rileggere il documento d'insieme nella fase di revisione.

La funzione Snapshot

Simile a Time Machine di Apple permette di fotografare nel tempo un testo. È quindi possibile modificarlo a piacimento e confrontare le varie stesure, l'una con l'altra (come nell'immagine che segue).

Non so a voi ma a me è capitato spesso che la prima stesura non va come si vorrebbe. Allora cosa faccio?
Riparto dall'inizio per rendermi conto che la prima stesura era meglio della seconda e disperarmi perché l'ho cancellata! A volte ancora si creano copie multiple dello stesso documento in corrispondenza delle varie fasi di revisione, con aumento esponenziale dei documenti con un contenuto simile ma non uguale e con nomi di poco differenti.
Gli snapshot servono per risolvere il problema di tornare alla stesura precedente.
È possibile fare una istantanea, questa è la traduzione letterale del termine snapshot, di quanto si è scritto per poi ripartire da zero o modificare in modo massiccio un punto. Si possono fare molteplici istantanee e confrontarle l'una con l'altra per eventualmente scegliere quella migliore.

Esportare fuori da Scrivener il vostro documento

Quando finalmente avete finito il vostro documento in Scrivener, cosa fare però?
Scrivener ha la funzione compile ovvero tradotto letteralmente compila. Utilizzando questa funzione Scrivener ha la possibilità di esportare il testo prodotto in una notevole varietà di formati tra cui ovviamente MS Word oppure in PDF.

Seguendo la filosofia che contraddistingue questa applicazione la funzione "Compile" è un menù separato che permette di impostare una serie di parametri per l'esportazione del vostro documento. Sia che lo vogliate semplicemente stampare sia che lo vogliate convertire in un PDF o in un altro formato "modificabile" da inviare a soggetti terzi o, semplicemente, per impaginare il testo del documento che avete appena creato.
É possibile accedervi, oltre che attraverso l'interfaccia del programma, anche digitando i tasti di scelta rapida ⌥⌘E.

Compile - Summary

Ho intenzione di scrivere degli articoli più approfonditi sul punto a completamento di quelli che ho già predisposto, qui tuttavia voglio darvi delle informazioni di base.
Esistono due modalità, quella semplificata, che vedete nell'immagine qui sotto, e quella più avanzata.

Compile - All Options

Nella versione più complessa l'utente ha la possibilità di personalizzare nel dettaglio le modalità di esportazione della "bozza" creata con Scrivener.
Sempre seguendo la filosofia di dividere la parte "creativa" da quella di impaginazione, Scrivener vi permette di "ri-formattare" il vostro intero documento da zero.
In questo modo ad esempio potrete scrivere all'interno del programma con il font che più vi aggrada ma se, per esigenze di lavoro, occorre che il vostro documento finale sia formattato in "New Times Roman" lo potrete fare senza problemi.
Quest'opzione è anche molto utile per rileggere il testo che avete scritto con "occhi nuovi". Infatti potendo esportare il testo con una formattazione diversa la diversità formale del documento vi permetterà in parte di evidenziare errori che, altrimenti, potrebbero sfuggirvi (il nostro cervello infatti a volte ci tira degli scherzi e sapendo cosa volevamo scrivere "corregge" in automatico in nostri errori).

In conclusione

Credo e spero, con questo articolo che per i temi trattati è diventato piuttosto lungo, di avervi dato una visione di insieme di Scrivener. Ci sono ancora tanti aspetti da approfondire e valorizzare, il programma è veramente poliedrico. Mi sono prefissato di fare un articolo al mese su Scrivener.
Ovviamente se avete domande, richieste di chiarimenti o proposte per futuri articoli, lasciate un commento qui sotto e, nei limiti delle mie capacità, vi risponderò.

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