Prime impressioni sull'utilizzo dell'iPad Pro 2018 12.9" e la tastiera Brydge
Il 21 Maggio mi è (finalmente) arrivata la tastiera Brydge (pre-ordinata a gennaio) che trasforma l’iPad in un portatile. Ve ne ho parlato brevemente nella (defunta) newsletter di fine maggio.
Sono passati svariati mesi e credo sia venuto finalmente il momento di scrivere una recensione dell'oggetto e dell'utilizzo che ne sto facendo.
1. Il costo della tastiera
Credo sia utile partire anzitutto dal costo perché, se questo vi spaventerà, non ha senso che continuiate nella lettura dell'articolo.
La tastiera ha un costo di € 189,99 a cui vanno aggiunti € 32,00 di spese di spedizione per la consegna in Italia, per un totale di € 221,99. Il prodotto viene spedito dal Regno Unito e, almeno fino a che la Gran Bretagna sarà in Europa, non ci sono spese doganali (da tenere sempre presenti quando si fanno acquisti di prodotti dall'estero – ho imparato la lezione sulla mia pelle!).
2. La tastiera con layout americano
Se il prezzo non vi ha spaventato, c'è ancora una cosa che potrebbe farlo … mentre scrivo questa recensione la Brydge Keyboard viene prodotta solo con layout americano (senza le lettere accentate, per intenderci, e con una disposizione dei caratteri “speciali” differente da quella italiana).
Ho già parlato in dettaglio in questo articolo sia di come fare le lettere accentate su una tastiera con layout differente da quello italiano, sia della “superiorità” della tastiera americana.
Qui voglio sottolineare il particolare prima dell'acquisto.
Personalmente il passaggio al differente layout non è stato particolarmente faticoso, ma come scrivevo nell'articolo, è stata una mia scelta cosciente e ci ho lavorato sopra per vario tempo (prima addirittura che mi arrivasse la Brydge).
3. Com'è fatta la tastiera ?
L'involucro è di alluminio, è possibile sceglierlo del colore della finitura dell'iPad Pro (nel mio caso space grey) e la finitura è molto buona.
Se devo cercare il pelo nell'uovo l'unico “difetto” che ho trovato è che non ha le finiture dei bordi sbombate come l'iPad Pro. È solo una questione di immagine, non ci sono problemi con angoli taglienti od altro ma essendo un oggetto che rimane collegato con l'iPad un po' si nota.
La tastiera si collega all'iPad via Bluetooth. Non utilizza quindi gli smart connector di Apple.
Dopo il primo collegamento non ci sono grossi problemi. L'unico difetto è, se come me partite a digitare a razzo, la pressione dei primi tasti potrebbe comparire un attimo rallentata a schermo.
L'altra cosa da tenere presente con il bluetooth è che, se state usando l'iPad senza la tastiera ma questa è nel raggio di 10 metri circa questa verrà riconosciuta ed agganciata quando state usando l'iPad.
Detto comportamento è un po' fastidioso perché, se cercherete di digitare dall'iPad, non vi verrà presentata la tastiera virtuale.
La rapida soluzione che uso è di disabilitare il Bluetooth dell'iPad. Il problema si pone se volete usare l'ApplePencil (che si collega via bluetooth).
Essendo collegata via bluetooth la tastiera è dotata di una batteria.
La batteria capiente e con spinotto USB-C, come per l'iPad Pro, quindi non c'è bisogno di altri cavi per la carica.
Addirittura nella confezione c'è un cavetto USB-C a USB-C che vi permette di caricare la tastiera con le batterie dell'iPad Pro. Ho aggiunto il cavetto a quelli che mi porto sempre dietro nella custodia dell'iPad ma devo dire di non averlo mai usato.
Oltre ai tasti “normali” la Brydge ha una fila di tasti personalizzati, un po' come le tastiere Apple, dove è possibile simulare alcuni comandi di iOS: dalla pressione del tasto Home ai comandi per cambiare traccia riprodotto o modificare il volume dell'iPad.
Da ultimo la tastiera è retro illuminata, con tre livelli di luminosità ed appositi tasti per la regolazione. Io personalmente non sono più abituato a scrivere al buio o in penombra (non fa bene alla vista), ma ammetto che è una di quelle funzioni che è sempre comodo avere a disposizione.
Vedendo questa video recensione su YouTube vi riporto la possibilità che, usando la retro illuminazione, la batteria della tastiera abbia una autonomia minore.
4. Il confort della tastiera
Premetto di non essere un maniaco della tastiera. Digito un po' su qualunque tastiera che mi capita a mano. Se usate da tempo, come me, tastiere Apple (Magic Keyboard, Apple Keyboard) non avrete problemi. Personalmente ho scritto molto sulla Brydge Keyboard senza avere fastidi o notare particolari problemi.
5. Alcune considerazioni di base in ordine sparso
La Brydge Keyboard ha uno strano bilanciamento rispetto ad un portatile; l’iPad è più pensante della tastiera ed è sbilanciata un po’ verso l’esterno.
Mentre si usa con le dita l'iPad c’è ulteriore problema che lo schermo ondeggi un po' a causa dello sbilancimaneto tra peso tastiera e schermo.
I tasti inizialmente sono un po’ strani. Sarà perché sono nuovi ma al tatto sono lievemente ruvidi con un effetto un po’ sporco. Nel tempo questo effetto si è annullato, non so se per l’utilizzo o perché mi sono abituato alla tastiera.
Poggiata sul tavolo, con l’iPad come un portatile la possibilità di piegare a piacimento lo schermo (ovvero l’iPad) è molto comodo. L’angolo visuale infatti permette di personalizzare a piacimento l’esperienza di scrittura.
6. La mancanza del trackpad / mouse
Al primo utilizzo l’attrito maggiore è dovuto all’assenza del trackpad. Scrivere con la Brydge Keyboard è un’esperienza quasi identica a quella di scrivere sul mio Mac Book Air e le dita, mentre scrivo, cercano spesso di spostare il puntatore andando dove si troverebbe i trackpad in un normale Mac Book.
La cosa per me interessante è che con questa configurazione l’iPad diventa uno strumento per imparare ad usare in modo efficiente Vim perché di fatto mi obbliga ad usare solo la tastiera il più possibile onde evitare di alzare le dita verso lo schermo.
Si nota anche un grosso limite di iOS 12 e del suo ecosistema di app: l’esperienza di utilizzo di iOS esclusivamente da tastiera è incompleta e non efficace al 100%. Con iPadOS le cose sono un po’ migliorate ma l’esperienza a tastiera è seconda, a livello di qualità e fluidità, rispetto a quella touch.
Se interessa, con l'avvento di iPadOS, è stata sviluppata da una differente ditta una tastiera per iPad con trackpad che viene letto come mouse dal nuovo sistema di accessibilità di iPadOS. Qui trovate il link al kickstarter. Un grosso grazie al buon Davide Gatti di Survival Hacking che mi ha segnalato questa novità.
7. Il mio utilizzo fino ad ora
Fatte tutte queste premesse e considerazioni concludo questo articolo con la mia personale esperienza di utilizzo.
Devo dire, anzitutto, che questo accessorio ha notevolmente aumentato la mia produttività su iPad. Mi sento di poter dire che, per chi vuole scrivere produttivamente, abbinare una tastiera all’iPad è qualcosa di necessario ed indispensabile. La Brydge Keyboard, in questo contesto, è sicuramente il compagno ideale per una esperienza senza compromessi.
Il problema della soluzione proposta da Brydge, tuttavia, risiede nel modo in cui si utilizza l’iPad.
Per scrivere la tastiera è comodissima, di fatto rende l’iPad un portatile con iOS / iPadOS come sistema operativo. Aumenta drasticamente il peso dell’iPad che si aggira sui 1,5 kg, riducendo la portabilità del tablet ma, se si scrive questa “diminuzione” viene bilanciata dalla comodità di scrittura che la Brydge permette di avere. Mentre scrivo queste righe sono seduto comodamente in veranda con la tastiera sulle gambe nel massimo confort (ovviamente soggettivo). Lo schermo / iPad, inclinabile a piacimento, permette di utilizzare il tablet e la tastiera con enorme flessibilità.
Leggere sull’iPad con la Brydge Keyboard è un’esperienza simile all’uso di un portatile. Lo schermo, infatti, è in modalità orizzontale e non verticale. Personalmente si perde il confort del tablet (che lo differenzia dal portatile) tuttavia se siete abituati a lavorare su di un portatile con uno schermo da 13 pollici non noterete grosse differenze sull’iPad Pro 12.9”. L’unica limitazione o differenza è legata ad iOS / iPadOS ed al fatto della gestione delle finestre esclusivamente in Split view. Personalmente trovo il tutto relativamente comodo e per certi versi meno complesso di avere mille finestre aperte su un Mac Book ma credo sia una percezione soggettiva.
La ”combo” con l’Apple Pencil è l’unico punto debole della soluzione iPad Pro Brydge Keyboard. Se infatti l’Apple Pencil si aggancia al lato giusto, ovvero quello superiore dello schermo / iPad, usare l’Apple Pencil con l’iPad Pro collegato alla Brydge Keyboard non è comodissimo. Entra infatti in gioco lo “sbilanciamento” della tastiera e del tablet (più pesante l’ultimo, necessariamente, della prima). Se si scrive con la Pencil sullo schermo dell’iPad infatti questo tende a muoversi ed è necessario impugnare lo schermo per fermarlo mentre si scrive con l’altra mano. Alternativamente occorre staccare l’iPad dalla tastiera e questo è il vero tallone d’Achille di questa soluzione.
8. Il problema della conversione da tablet a portatile
L’intrinseco ed inevitabile limite di questa soluzione infatti è proprio il fatto che, per agganciare saldamente l’iPad Pro alla tastiera, questo viene inserito in due pinze laterali. Queste pinze sono protette, per non graffiare o danneggiare lo schermo dell’iPad Pro da due gommini che creano il grip che tiene uniti tastiera e tablet. Il grip è significativo e, una volta uniti i due oggetti, di fatto si comportano come uno unico; tuttavia questo significa che ogni volta che si vuole usare l’iPad Pro come “semplice” tablet occorre staccarlo dalla tastiera.
E qui viene la più grossa nota negativa della costruzione della tastiera: i tappini in gomma sono molto delicati. La mia esperienza dopo un utilizzo di qualche mese (4 circa) è di averli già parzialmente danneggiati a seguito di forse troppi “sganci”.
Non ho investigato con il costruttore, se siano sostituibili o se possano essere fallati i miei, ma per il costo del prodotto questa criticità è grave.
Per il mio utilizzo quotidiano continuerò fino all’inviatabile rottura finale ma questo oggetto dovrebbe durare degli anni e non mesi.
In conclusione
È innegabile che, per chi debba scrivere in modo professionale, aggiungere una tastiera all’iPad è una operazione necessitata. La Brydge Keyboard ha sicuramente moltissimi aspetti positivi ma il suo tallone d’Achille è proprio nel punto di unione dei due dispositivi.
È quindi un acquisto da valutare con attenzione che ha sicuramente i suoi pro (a parte tutto io la sto usando tantissimo e ne sono soddisfatto) ma che sicuramente non è per tutti.
Per risolvere i problemi di passaggio da tablet a portatile sto ragionando (nuovamente) di acquistare una Smart Keyboard Folio di Apple con layout americano.